Abbiamo già parlato delle caratteristiche, delle virtù e della storia di questa magnifica pianta. Ora arriveremo al punto su come trarne vantaggio nel suo stato fresco e puro, proprio come esce dalla terra.
A Fuerteventura, grazie al suo clima e al suolo, abbiamo la migliore qualità di aloe desiderabile.
È una pianta perfettamente adattata a questo ambiente, prendersene cura richiede uno sforzo minimo. È certamente una buona idea mettere un buon strato di “picon” intorno alla pianta, in modo che l’umidità della notte condensi verso le radici e non evapori durante il giorno. Per chi non lo sappia, il picón é il tipico granulato di roccia vulcanica nera e ruvida che copre Fuerteventura e Lanzarote.
La pianta non ha quasi bisogno di irrigazione per sopravvivere. Dalla sua prima fioritura sarà pronta per essere usata, con i suoi principi attivi ben sviluppati. Qui ha bisogno da 2 a 4 anni, aumentando il tempo in luoghi in cui hai meno ore di sole; circa 12 o 15 anni in un appartamento nel nord Europa, per capirsi.
Essendo Liliaceae, piante bulbose, si riproducono attraverso le loro radici dando vita a numerosi piccoli “figli”, tutti intorno alla pianta madre. Per poter sfruttare tutta la sua energia per la sua stessa maturazione, è consigliabile rimuoverli; e non c’é fretta a trapiantarli, dato che possono sopravvivere senza problemi per molto tempo in un angolo del giardino con radici nell’aria sfruttando l’umidità notturna.
Per usare la foglia, rimuovere quella più esterna, che coincide con la più matura, potete aiutarvi facendo una piccola incisione alla base della foglia stessa. Non è necessario che la pianta sia in tempo di fioritura, ció che potrebbe avere un’influenza benefica sulla raccolta puó essere l’ora del giorno ed il ciclo lunare: al crepuscolo in luna crescente o in luna piena sarebbe perfetto.

Bene, abbiamo già la foglia in mano. Ora la tagliamo lungo la sua base e la lasciamo un giorno in posizione verticale, in acqua o a secco, in modo che espella l’aloina.
In alcuni testi è definito come il “lattice” di aloe. È una sostanza liquida gialla; e’presente in tutte le Aloe essendo una difesa che, insieme con le spine, tiene lontani gli animali che cercano di mangiare la pianta: infatti è molto amaro (dal latino, greco e arabo “aloe” “Alos” “alloeh” = acida ,) e lassativo e si trova sotto la buccia della foglia. Non si mescola e confende con la polpa benefica chiara e trasparente, il “gel”, dato che hanno due pesi specifici diversi, come l’acqua e l’olio.
L’aloina non è velenosa ma aggressiva: sulla pelle è superflua, macchia e può causare reazioni su pelli sensibili; Ingerita, è molto lassativa e irritante per il colon e lo stomaco e può causare ulcere, a lungo termine. È pericolosa per le donne incinte, puó provocare contrazioni e lo stacco della placenta.
L’Aloina secreto si ossida e trasforma il colore rapidamente, (attenzione perché le macchie sui vestiti sono difficili da rimuovere, puó essere utile il sapone di Marsiglia). È l’unica sostanza contenuta nella foglia che non ha familiarità con il nostro corpo, poiché il resto dell’organismo le produce tutte. Produce anche il gel filamentoso color di vetro che è in realtà la sostanza più speciale: l’Acemannano, potente rigeneratore cellulare e “carburante” del nostro sistema immunitario (vedi articolo specifico sui Principi attivi).
“Oltre al nostro corpo, dove lo produciamo fino alla pubertà, questo composto di polisaccaridi si trova solo in questa pianta. É lo stesso che fa guarire le ferite dei bambini in modo rapido e pulito, il responsabile dell’elasticità e della levigatezza delle pelli giovani. “
Uso esterno
Un pezzo di foglia sarà molto comodo da passare sulla pelle. Non ti rimarrá la pella “appiccicosa” come potresti immaginare, data la presenza di un un enzima, la lignina, il cui ruolo è quello di permettere un assorbimento rapido e totale in vista di cicatrizzare in profondità. Un pezzo di pochi centimetri basta per tutto il corpo.
Per non contenere grassi, usato tutti i giorni tende ad asciugare la pelle. D’altra parte, se avesse oli, non potrebbe essere usato su ustioni e ferite per guarirle, il che eliminerebbe la sua virtù di guarigione più conosciuta. Gli oli possono essere aggiunti o è possibile alternare l’uso di aloe con creme nutrienti. (leggi il nostro articolo: Aloe Vera e Oli: due alleati della nostra salute).
Non è consigliabile applicarlo prima di esporsi al sole, poiché per natura le piante fresche lo attraggono.
Uso interno
Lo stesso pezzo senza buccia e senza aloina è pronto per essere ingerito.
Se non puoi con il suo gusto amaro e con la sua texture bavosa, è possibile liquefarlo e mescolarlo con acqua o qualcosa di dolce come succo di frutta, yogurt, miele. I succhi citrici e specialmente le bevande calde non sono raccomandabili in quanto rovinerebbero alcune delle vitamine. Consigliamo di preparare la quantitá che si consuma di volta in volta, per questioni di freschezza.
L’idea di aggiungere un po ‘di bevanda alcolica ad una preparazione fresca di aloe per conservarla, come in alcune ricette, è particolare, poiché l’alcol tende ad annullare le vitamine. (Più precisamente, mi riferisco a una famosa ricetta creata da un frate francescano nel secolo scorso, con la quale l’uomo ha trattato casi di cancro con grande successo. Per coloro che sono interessati, c’è molta letteratura su Internet su questo. In ogni caso il frate Zago usava un’altra varietà di Aloe Vera, la Arborescensis, con i fiori color arancio).

Anche la nostra Barbadensis con il suo fiore giallo sembra avere molto potenziale di guarigione nei casi di tumore, ma questo non è ancora definitivamente riconosciuto. Come abbiamo detto prima, anche se la vera ricchezza sta nelle foglie, dal fiore é possibile estrarre olio, ed un paio nell’insalata danno un gusto dolce molto gradevole.